Teatro

Angelica Festival dal 7 al 26 maggio in Emilia Romagna

Angelica Festival dal 7 al 26 maggio in Emilia Romagna

Angelica Festival nel segno della diversità: musicisti, progetti, luoghi si intrecciano per questo 17° anno del festival bolognese e danno vita – nelle parole del direttore artistico Massimo Simonini – a un “teatro ambulante di storie diverse”, nuova indagine sul fare musica contemporanea, sull’essere musicisti contemporanei. Dopo il successo dello scorso ottobre con i tre concerti di Ornette Coleman, Angelica si prepara all’avventura di questo suo Momento Maggio: si parte con l’incontro di due storie eccezionali, quello tra le formazioni olandesi dell’Asko Ensemble – uno dei principali gruppi al mondo nell’ambito della musica contemporanea scritta – e dell’Instant Composers Pool – la straordinaria fucina di talenti improvvisativi, tra le più floride esperienze ‘jazzistiche’ europee – che proprio ad Angelica festeggerà i quarant’anni di attività. Il primo appuntamento sarà con l’Asko Ensemble (7 maggio) con un programma che spazierà tra i lavori di alcuni compositori che hanno fatto la storia del Novecento musicale colto (da György Ligeti, di cui verrà eseguito il Concerto per pianoforte, a Edgar Varèse – con il rivoluzionario Octandre, datato 1923 –, passando per Franco Donatoni con Blow, del 1989); non mancherà tuttavia uno sguardo alle ultimissime produzioni: in prima esecuzione italiana ascolteremo infatti l’ultimo lavoro di Jonathan Harvey, Sprechgesang (2007). Poi, l´8 maggio, spazio all’Instant Composers Pool, per un concerto dal cartellone imprevedibile, come imprevedibili sono tutte le performance cui ci hanno abituato gli artisti dell’ICP in questi quarant’anni di palcoscenici calcati in giro per il mondo. Un’ispirazione ad ampio raggio – dal jazz alla musica colta, senza tralasciare tutti gli altri movimenti artistici “extramusicali”, a cominciare dalla corrente figurativa Fluxus – ha guidato l’esperienza creativa di questo ensemble fondato nel 1967 dal pianista Misha Mengelberg e dal batterista Han Bennink, entrati nella storia del jazz già qualche anno prima, nel 1964, grazie all’ormai mitica Last Date, l’ultimo concerto di Eric Dolphy, registrato proprio in Olanda con Mengelberg e Bennink. Ad Angelica Momento Maggio l’ICP si presenterà con un gruppo di dieci elementi, tra cui ovviamente i due fondatori, oltre a figure come il violoncellista Tristan Honsinger o il sassofonista Michael Moore . Il culmine sarà raggiunto quindi il 9 maggio con un’occasione unica commissionata da Angelica, un ensemble d’eccezione composto dai musicisti dell’Asko Ensemble e dell’Instant Composers Pool, assieme per eseguire musiche composte appositamente dal padre putativo dell’ICP, Misha Mengelberg. Ventisei musicisti sul palco, diretti da Etienne Siebens: quello che sembra un incontro impossibile, tra uno degli ensemble più rigorosi del repertorio contemporaneo e una delle formazioni più folli che abbiano mai calcato le scene musicali, trova invece la sua piena ragione nella progettualità artistica, nell’unità culturale che lega due ensemble d’avanguardia. I titoli sono in pieno "stile Mengelberg": Accalappiacani, Con i cordiali saluti del cammello, Pollo di mare: tutti con i nuovi arrangiamenti di Michael Moore. Per non smentire l´attenzione, sempre nelle corde di Angelica, per i musicisti del territorio emiliano, il 10 maggio, doppio set al Teatro San Leonardo di Bologna: connubio tra Italia e Olanda, con il duo di Fabrizio Puglisi – pianista del collettivo bolognese BasseSfere – e del batterista olandese Han Bennink; a seguire, un quintetto di fiati formato da Ab Baars, Olivia Bignardi, David Kweksilber, Michael Moore ed Enrico Sartori. Doppio appuntamento a Casalecchio di Reno l´11 e il 12 maggio con l´ Orchestra Spaziale di Giorgio Casadei che, dopo aver diffuso il verbo di Frank Zappa, affronta, col suo"Holiday in Cartoonia. Viaggio di piacere nel mondo dei cartoni animati", un repertorio ispirato alle musiche dei film di animazione, per un excursus che, attraversando le note dei Looney Tunes di Carl Stalling e Raymond Scott, arriva fino a quelle di Franco Godi per Bruno Bozzetto. E sempre a Casalecchio di Reno, il 12 maggio, in collaborazione con Xing, la “messa in scena di un concerto” con le coreografie del danzatore e micro-biologo francese Xavier Le Roy e le musiche del tedesco Helmut Lachenmann per due chitarre ("Salut für Caudwell" del 1977). Nell’interpretazione del programma musicale i gesti dei musicisti diventano materiali performativi per una coreografia basata sulla dissociazione tra suono e movimento. La musica incontra nuovamente la danza per la chiusura di questo primo segmento di Angelica Momento Maggio: si torna a Bologna (13 maggio) con Vocal Vox, creazione per sette danzatori e quattro musicisti della coreografa Monica Casadei e del violoncellista dell’ICP Tristan Honsinger. Undici interpreti tra danzatori della Compagnia Artemis Danza di Parma e musicisti portano in scena le loro personali ed immaginifiche storie fatte di linguaggi differenti; una performance in cui gesto e suono non costituiscono semplici strumenti rappresentativi ma si trasformano piuttosto in possibilità catartica di racconto. Un lavoro dal carattere ‘autobiografico’, che attinge a spunti e momenti della reale vita quotidiana degli interpreti e dell’intera Compagnia. Qualche giorno di stacco prima del gran finale il 24 maggio a Lugo di Romagna, il 25 a Modena e il 26 a Salsomaggiore, con un progetto speciale commissionato da Angelica in collaborazione con Lugo Opera Festival e il Festival L’Altro Suono: prima assoluta di Mondo Cane, omaggio alla canzone italiana degli anni Cinquanta e Sessanta, con Mike Patton alla voce, un piccolo coro, Aldo Sisillo alla guida dell’Orchestra Toscanini e un ensemble che vede tra gli ospiti Roy Paci alla tromba. Artista eclettico, noto alle grandi platee per il successo riscosso con i Faith No More negli anni Novanta, Mike Patton ha poi seguito le direzioni creative più spericolate, diventando una delle figure di spicco della scena sperimentale, in stretta collaborazione, tra gli altri, con il mentore della Downtown Scene newyorkese, John Zorn. Con Mondo Cane Patton, grazie anche agli arrangiamenti di Daniele Luppi, rivisita quello uno dei periodi più fervidi della canzone italiana, ma – ci tiene a sottolineare – senza scivolare in percorsi nostalgici, per avventurarsi in un’interpretazione di quelli che potremmo definire gli standard della tradizione pop italiana. Molti gli eventi collaterali al Museo della Musica di Bologna, come incontri, lo specialeVoci dall’Aldilà dedicato a Derek Bailey, con le quattro puntate diOn the Edge: Improvisation from Around the World , serie televisiva diretta da Jeremy Marre con protagonista Derek Bailey, e l´installazione di Mirko Sabatini Artificial Stupidity. Info: 051 240310 www.aaa-angelica.com